RADIAZIONI OTTICHE
Roberto Piccin esegue valutazioni del rischio sia da Radiazioni Ottiche naturali che artificiali .
Per maggiori informazioni o per un preventivo gratuito di spesa non esitate a contattarmi.
Di seguito si riporta breve informativa teorica inerente le radiazioni ottiche .
INTRODUZIONE
Alle radiazioni ottiche si associa quella porzione dello spettro elettromagnetico che va dall' ultravioletto ( UV ) all'infrarosso ( IR ), passando per il visibile ( VIS ).


Le radiazioni ottiche possono essere prodotte sia da fonti naturali che artificiali . La sorgente naturale per eccellenza è il sole che , come è noto , emette in tutto lo spettro elettromagnetico . Le sorgenti artificiali , invece , possono essere di diversi tipi , a seconda del principale spettro di emissione e a seconda del tipo di fascio emesso ( coerente o incoerente ). Per quanto riguarda lo spettro di emissione , oltre all' ampia gamma di lampade per l' illuminazione che emettono principalmente nel visibile , esistono lampade ad UVC per la sterilizzazione , ad UVB - UVA per l' abbronzatura o la fototerapia , ad UVA per la polimerizzazione o ad IRA - IRB per il riscaldamento .
- Alcuni spettri ottici caratteristici -
Tutte le precedenti lampade emettono luce di tipo incoerente , mentre , nel caso dei laser , si è in presenza di sorgenti monocromatiche ( una sola lunghezza d' onda ), con fascio di elevata densità di energia , altamente direzionali e , appunto , coerenti ( la fase di ciascun fotone viene mantenuta nel tempo e nello spazio ). La possibilità di focalizzare un fascio di questo tipo anche a grandi distanze impone un certa cautela nell' utilizzo dei laser e , in molti casi , l' obbligo di adeguate misure di protezione per coloro che ne possono venire a contatto . Da qui la necessità di suddividere i laser in 4 classi , che vanno dalla classe 1 , in cui non è pericolosa l’osservazione prolungata e diretta del fascio , alla classe 4 , in cui è pericolosa anche l’osservazione della luce diffusa da uno schermo .
EFFETTI SULLA SALUTE
I principali rischi per l' uomo derivanti da un' eccessiva esposizione a radiazioni ottiche riguardano essenzialmente due organi bersaglio , l' occhio in tutte le sue parti ( cornea , cristallino e retina ) e la cute .
- Interazione delle radiazioni ottiche con l'occhio : livelli di profondità delle diverse componenti -
- Interazione delle radiazioni ottiche con la cute : livelli di profondità delle diverse componenti -
Come per le radiazioni ionizzanti , i danni procurati a tali organi possono avere un ben preciso rapporto di causa - effetto , cioè è possibile stimare una dose soglia affinché il danno si manifesti ( effetto deterministico ), oppure può non esserci una correlazione tra causa ed effetto ed allora si parla di effetto stocastico . Non tutte le lunghezze d' onda appartenenti alle radiazioni ottiche , inoltre, hanno gli stessi effetti su occhio e cute , come mostrato nella tabella sottostante .
RADIAZIONE OTTICA |
OCCHIO |
CUTE |
ULTRAVIOLETTO |
fotocheratocongiuntivite ( UVB -UVC ), cataratta fotochimica ( UVB ) |
eritema ( UVB - UVC ), sensibilizzazione ( UVA - UVB ), fotoinvecchiamento ( UVC - UVB - UVA ), cancerogenesi ( UVB - UVA ) |
VISIBILE |
fotoretinite ( in particolare da luce blu , 380-550 nm ) | fotodermatosi |
INFRAROSSO |
ustioni corneali ( IRC - IRB ), cataratta termica ( IRB - IRA ), danno termico retinico ( IRA ) |
vasodilatazione , eritema , ustioni |
- effetti dell'interazione delle radiazioni ottiche con occhio e cute -
Nel caso in cui la sorgente luminosa sia rappresentata da un laser , gli effetti sopra riportati risultano , nella maggior parte dei casi , amplificati e spesso irreversibili . Questo è dovuto alle caratteristiche che un fascio laser possiede . Anche per questo si parla spesso di rischi indiretti da laser , come incendi ed esplosioni . Un discorso a parte meritano le sorgenti ( laser o non ) di luce blu ( 380 - 550 nm) e quelle di IRA . Entrambe queste lunghezze d' onda vengono focalizzate dall' occhio e pertanto contribuiscono alla dose assorbita dalla retina . La luce blu viene spesso sottovalutata in quanto appartenente allo spettro di luce visibile e quindi erroneamente considerata " sicura ". Le sorgenti di IRA , invece , pur giungendo fino alla retina , risultano " invisibili " e quindi, in presenza di una loro forte intensità , non vengono minimamente ostacolate da quei meccanismi istintivi come il riflesso palpebrale o quello di allontanamento .
INCIDENZA
E' molto difficile avere stime attendibili sull' incidenza di infortuni professionali dovuti all'esposizione a radiazioni ottiche . Questo lo si può capire se si pensa principalmente a due ragioni . La prima è che , a parte alcune eccezioni ( eritema o ustioni ), gli effetti non sono immediatamente riscontrabili . La seconda è che ogni giorno ciascuno di noi è esposto alla luce , sia artificiale che solare , in dosi difficilmente quantificabili e secondo modalità ( luce diretta o diffusa ) estremamente disomogenee . Ad ogni modo patologie come i tumori della pelle , tra cui il melanoma , sono ormai da tutti riconosciute fortemente dipendenti dall' esposizione a radiazione ottica ultravioletta . Nel caso dei laser , invece , le lesioni si manifestano molto più velocemente ed è per questo che , nel loro maneggiamento , il personale è tradizionalmente più cauto ( e di solito anche più formato ) e gli incidenti meno probabili .
I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE
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Valutare le radiazioni ottiche secondo le metodologie proposte dall'IEC per quanto riguarda i laser e le raccomandazioni del CIE e del CEN per quanto riguarda le sorgenti incoerenti .
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Considerare eventuali lavoratori particolarmente sensibili ( ad esempio senza cristallino ) o sensibilizzati (che usano sostanze chimiche fotosensibilizzanti ).
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Risanare , se necessario , l'ambiente di lavoro per minimizzare i livelli di esposizione .
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Proteggere il lavoratore mediante dispositivi di protezioni individuali ( occhiali e indumenti idonei ).
NORMATIVA VIGENTE
- saldatrice TIG ;
SORGENTI COERENTI ( LASER ):
Di seguito è possibile visualizzare un interessante video del taglio automatico di lamiera con tecnologia Laser di Classe 4 :
RADIAZIONI OTTICHE NATURALI
Il Decreto 81 ( Testo Unico per la sicurezza sul lavoro) tratta la valutazione del Rischio da Radiazioni Ottiche Artificiali ( ROA ).
Nel Testo Unico non viene quindi citato esplicitamente il rischio derivante da Radiazioni Ottiche di origine naturale e quindi NON artificiale . Trattasi principalmente delle radiazioni solari e degli effetti sulla salute della popolazione e dei lavoratori .
Allo stesso tempo, tenendo presente che il Decreto 81 dice che il datore di lavoro deve valutare TUTTI i rischi , risulta che nelle attività che comportano un' esposizione dei lavoratori alla luce solare non trascurabile , bisogna valutare anche tale rischio ( radiazioni ottiche naturali ). Si fa riferimento, ad esempio, ad attività quali:
- Giardiniere - Muratore - Insegnanti di Educazione Fisica - Contadino - Bagnino - Operaio edile
- Istruttore di sci
SICUREZZA FOTOBIOLOGICA DELLE LAMPADE E SISTEMI DI LAMPADE ( CEI EN 62471 )
La recente norma internazionale CEI EN 62471 dal titolo: " Sicurezza fotobiologica delle lampade e sitemi di lampade " permette una caratterizzazione del gruppo di rischio a cui appartiene una sorgente luminosa .
Con l'avvento dei nuovi sistemi di illuminazione a LED l'argomento è ancor più delicato e di notevole importanza .
Si riporta di seguito un tipico spettro di una sorgente luminosa a LED ( LED con emissione di luce bianca ) , nel range del visibile :
Spesso i LED emettono una luce intensa di colore bianco . In tali casi, considerando un' analisi spettrale (come da figura sopra), si vede che si ha un picco sul blu . A volte è proprio tale componente che può essere potenzialmente pericolosa ed è quindi da tenere in debita considerazione .
I principali rischi per l'uomo derivanti da un' eccessiva esposizione a sistemi di illuminazione ( radiazioni ottiche ) riguardano essenzialmente due organi bersaglio : l' occhio in tutte le sue parti ( cornea , cristallino e retina ) e la cute .
Il soddisfacimento della norma CEI EN 62471 garantisce che l' esposizione agli effetti nocivi dei sistemi di illuminazione degli occhi e della cute comporti un rischio accettabile .
MISURE DI IRRAGGIAMENTO SU SORGENTI POTENZIALMENTE PERICOLOSE ALL' OCCHIO
Roberto Piccin esegue misure di Irraggiamento su apparecchiature / dispositivi che possono essere fonte di radiazioni ottiche artificiali potenzialmente pericolose e che quindi necessitano di una valutazione del rischio .
Citiamo, solo a titolo di esempio, la Norma CEI EN 60335-2-109 dal titolo : " Sicurezza degli apparecchi elettrici di uso domestico e similare . Parte 2 : Norme particolari per apparecchi di trattamento delle acque con radiazioni UV " . Tale norma prescrive che gli apparecchi di trattamento delle acque con radiazioni UV ( utilizzati ad esempio negli acquari o nei laghetti da giardino ) devono avere un irraggiamento totale non superiore a 0.003 W/m2 per lunghezze d'onda comprese tra 200 nm e 280 nm .
A livello internazionale si incontrano anche altre normative che regolamentano tali apparecchiature . Citiamo, per esempio, la Norma americana UL 979 " water treatment appliances " che prescrive il test denominato " Ultraviolet Irradiance Test ".
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